il basilico cresce in silenzio
profumando
d’emozione
nella penombra estiva
del mio terrazzo rosso
e se ne frega
del nostro baccagliare di oche
delle auto giù in strada, delle
rivoluzioni celesti e
delle macine tonde
che schiacciano
il grano,
ha ragione da vendere
il basilico che cresce in silenzio
sul mio terrazzo rosso
dove c’è vento che spazza
e pioggia che sferza
ché se solo violassimo
il suo regno di terra e di sole (come faremo)
strapperebbe quelle bave di radici
e muterebbe l’emozione in
rabbia
e il silenzio
in urla e la pace in guerra
e le rosse
terrazze del mondo
riecheggerebbero
del suo urlo verde brillante
che da prima
di noi
molto prima, di noi
annuncia
come un salmo
primavera.
Archivi tag: esistenza
così mi pare sei
è nel tempo
che pare immobile
che dimorano le tue
virtù di fata ascendente
qualora stessero
ancora
vibranti di tuono
e di lampo
come quando
da bambina
alla vista e alle mani
nascondevi lacrime e
biscotti
già quasi
conoscessi
i bislacchi orpelli
e le follie
delle uve mature
tra le rovine
degli dei.
al tre di novembre
li hai visti
i pini
colare la loro gialla speranza
nell’aria fresca
di questa mattina nuova?
lo so
appena sveglia
non vuoi sentire domande stupide
ma un modo
devo pur trovarlo
per distoglierti l’attenzione
dai mille
chiassosi pensieri
che t’affollano la mente
come un ufficio postale
il giorno delle pensioni.
dai, su
spostati
mi metto io allo sportello a
soddisfare questi avidi vecchietti
mentre tu fai pausa
ed esci a fumare
una sigaretta
oppure due
oppure
cento, quali che siano
basta che ti sbrighi ad uscire
ché là fuori
è arrivata primavera
e tu, distratta
ancora
t’attardi
al tre di novembre.