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una magnifica giornata di sole

il giorno che sei nata
su questa crosta assolata
già c’ero,
c’ero
e sgambettavo, sai
come fanno
i bimbi fortunati
nei parchi alla mattina
con le manine sporche di terra,
le ginocchia sbucciate, le corse
sotto gli occhi preoccupati dei nonni
e sai
forse quella distrazione
mentre lanciavo sassolini nel lago
non fu un suono
ma l’eco lontano del dolore
di tua madre
che ti metteva al mondo
e io non sapevo
che fossi tu
che venivi al mondo
ero solo un bimbo
distratto dai suoni
di una marmitta che scoppiava in strada
di una finestra sbattuta da una massaia
di un frullare d’ali
dagli alberi vicini.

nessuno che mi abbia spiegato
che finalmente ti fossi degnata
di raggiungermi
su questa crosta assolata,
nessuno che mi avvisasse
che da lì, sai
cominciava a venir tracciata
la seconda retta incidente
delle nostre due vite in collisione
e non so perché nessuno disse nulla
non so perché la terra non si spaccò in un terremoto
non so perché non si fermò
per un attimo il
mio piccolo cuore di bimbo
ma quel che so
e di cui sono certo
è che quel giorno
fosse
una magnifica giornata di sole.

firma Ale

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stagioni

vorrei essere vento
in primavera a Digione
e pettinare col respiro
le piantagioni di senape
vorrei essere sole
in estate in Ucraina
ammirare le spighe crescere
nel granaio d’Europa
vorrei essere acqua
in autunno in Indocina
e riempire di lacrime
le paludi e le risaie
vorrei essere fiamma
in inverno a Vancouver
a scaldare il tuo cuore
gelato, spaventato e perso
bisognoso d’acqua per lavarsi
e di sole, per scaldarsi
e poi vento
vento
per asciugarsi, e pettinarsi
quando torna primavera
quando chiede
solo un attimo per stendersi
e chiudere gli occhi
godendo
di quei pochi minuti
di pace, prima della battaglia
prima che si rialzi dolente
gridando “fatevi sotto”
voi
senza dio
voi senza elementi
voi
senza stagioni
da sacrificare
all’amore.

firma Ale

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