Archivi tag: un po’ mi vergogno (e voi non siete d’aiuto)

solo di notte, dovrebbe piovere

solo di notte
dovrebbe piovere
quando tacere è regola
quel momento in cui assapori
l’anteprima della fine
o il lontano ricordo
dell’attesa dietro le quinte
di una vita a te ancora estranea
eppur già tua di diritto
già tua per contratto.

solo di notte
dovrebbe piovere
quando a sminuzzare il buio che
consueto corpo solido
ingombra i nostri sogni,
indigesto e irricevibile,
venga urlando nei cortili,
poi bisbigliando tra le foglie,
come carezze di un amante
dopo un amplesso infernale.

solo di notte
dovrebbe piovere
nei boccaporti spalancati
dai nostri abbracci
e nelle pozze dei nostri
occhi
saremo zuppi
intrisi di amore
saremo vibranti
saremo
magnifici.

firma Ale

[le altre]

Schubert

cena
tra rucola amara e mozzarella
sposiamoci, disse lei
va bene, disse lui
basta non sia in chiesa
sei matto?
disse lei,
il vestito bianco
è per le pure
ed io lo voglio rosso
come il fuoco di stanotte
tu
piuttosto
non vorrai pranzare al ristorante
con la tua pletora di parenti
sei matta?
rispose lui,
ci sposeremo di notte in spiaggia
saremo quatto gatti
a miagolare alla luna
e poi
da mc donald’s a consumare
il menù cerimonia
perché
chiese lei
da mac esiste
il menu cerimonia?
sissignora
disse lui,
masticando in bocca
rucola amara
va bene
disse lei,
uccidendo nel cuore
i sogni puerili
di cori
di Schubert
e di madri
finalmente
lacrimose.

firma Ale

[le altre]

la pioggia sa tutto di noi

la pioggia sa tutto di noi
lo racconta alle folle
come un gitano
che porti
nei cortili
il proprio spettacolo da zingaro
credi forse sia vuoto
il suo echeggiare sordo
sotto i tetti e nelle mansarde
il suo strimpellare acuto di corde
sullo specchio del lago verde
dove sei cresciuta
mentre dormivi?
no
lei parla e racconta
una parola in ogni goccia
ogni pausa, punteggiatura
e poi, ritmo
intensità
una prosa che cola dal cielo
che parla di noi
dei nostri peccati
dei nostri più turpi
desideri
quello che vorrei strapparti dalla pelle
quello che hai
strappato
nottetempo
dalla mia
e se mai qualcuno
ne imparerà il linguaggio
se mai qualcuno
tacerà, per ascoltarne il racconto
che non conosciamo
e nemmeno
immaginiamo,
la pioggia
sa tutto di noi
sopratutto ciò
che ancora non ha
iniziato
a precipitare
dal cielo
ad inzuppare d’emozione
le nostre
sciocche
anime
nude.

firma Ale

[le altre]