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mi piace

mi piace
il sole alla mattina
il sole a mezzogiorno
il sole al tramonto, insomma
mi piace il sole
e poi la nebbia
ma anche la grandine, certo
se ho l’ombrello,
altrimenti chi se la caga,
la grandine
e poi mi piace la crema dell’arrosto
e le cipolle rosse sulla focaccia
e l’impepata di cozze
e mi piace anche
quando il treno frena forte
certo, se lo guardo dalla banchina.
mi piace il tuo sedere
i tuoi polpacci
e la curva che fa quel tendine del collo
quando giri la testa per fare retromarcia
e mi piace il mio gatto
mi piacciono i pini
il sole di notte
e mi piace piegare in curva
mi piace Degas
mi piace la Sainte Dévote
mi piace l’arrabbiata
(sia la pasta che la curva)
ma soprattutto
ciò che mi piace un casino
sono
gli elenchi.

firma Ale

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la strada per casa

ma quale mare
ma quale cielo
ma quale cuore
ma quale amore,
aspetta.
in questo luogo non fermano treni
a raccogliere
trasandate anime vestite di stracci
pallidi contorni
nel controluce di un sole abbagliante e purificatore
che esploderà
inondando di frattaglie ardenti
il vuoto che ci separava,
e avremo poco tempo
per dirci addio,
condensare in quattro minuti
quel che non ci siamo
detti
mai
e quando finale, quella coltre
avvolgerà i nostri corpi
per rispedirli alla sorgente
ci saranno solo, in lontananza,
i livorosi applausi delle stelle
quasi a dirci
bentornati a casa
voialtri piccoli,
insignificanti,
maestosi sognatori.

firma Ale

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leggermente indietro di sale

un puntino
nell’universo
perso
tra puntini
persi
nell’universo,
una retta è data
da infiniti punti
e saremo rette
bada, parallele
dunque destinate
a non incontrarci
mai
o forse
all’infinito e
com’è d’uopo
casomai
non ci saluteremo
persi come saremo
tra i punti
e le virgole
che dividono
parole ancora non
inventate
di periodi
non ancora
scritti
di pensieri
non ancora
formati
e tutti a chiederci senza un
perché,
se sappiamo,
se inteso abbiamo,
che nitidi punti
per sempre saremo
di
inchiosto nero
del miglior calamaio
un puntino
nell’universo
immenso e vetusto
sarà lei come noi
caro il mio
signore
dalla bianca barba
sporca
di un sugo
leggermente
indietro
di sale.

firma Ale

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