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questo nostro caffè

è come ti muovi
che è insopportabile ai miei occhi
in foto
fai meno male
mentre dormi
giusto il minimo sindacale
ma quando fai il caffè
e giri per la cucina
santoddio
il compasso delle tue gambe
e le caviglie
ed i piedi
come aghi che bucano, ad ogni passo,
il pavimento
il pianeta
l’universo,
quel gesto che fai spostando i capelli
controllando se è pronto
i fianchi sollevati
quando non arrivi sullo scaffale
a prendere quelle due tazzine bellissime
che metto in alto
apposta
per farti mettere sulle punte.
scusami
se fossi tu al mio posto
capiresti cos’è
capiresti perché
finiamo col berlo sempre freddo
questo nostro caffè,
sappi che è solo colpa tua
e di come cazzo
ti
muovi.

firma Ale

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dialogo tra single (dove lui capisce, lei no)

-com’è che sei single?
immagino di non aver trovato ancora quella giusta
-e com’è quella giusta?
se lo sapessi la troverei facile, non credi
-beh, sì. comunque sono single anche io
ah. e tu com’è che sei single?
-per scelta
di chi?
-come di chi
vabbè lascia perdere, odio spiegare le battute
-ah, perché era una battuta?
sì, la fu
-la fu?
sì, il tempo passa veloce quando ci si diverte
-ti diverti?
da matti
-eppure sembri un po’ scocciato
senti non lo so quale sia la donna giusta, ma forse ho capito qual è quella sbagliata
-ma dai? e quando l’hai capito?
ora

firma Ale

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