sto
morendo di caldo
e le mie bacche magiche
sono finite
e la ferita brucia
come lavata di sale
e il cherubino
che mi parla
è solo una
stupida allucinazione
e quel
poco
tempo
che mi resta
non lo spendo in sudore
ma nel pensiero
di te
nei nostri
più freschi
giorni di primavera.