tu sei la mia prigione

tu sei la mia prigione
tu sei la mia galera
i ceppi alle caviglie
la mia sete la mia fame
le cicale urlanti nel buio
sei il vino e la rivoluzione
la casamatta abbandonata
dopo l’esplosione
l’odore rancido
dei freni dei treni
nelle stazioni
tu sei un fiume di stagno
visto da lontano
tu sei una piuma d’oca
tu sei la mia galera
tu sei
la mia prigione

firma Ale

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