rischiara la notte

mi hai guardato nel riflesso dello specchio
mentre struccavo la mia maschera
e hai detto
“rischiara la notte”
e rapida come sei apparsa, sei sparita
neanche il tempo di realizzare se fosse un imperativo o un interrogativo
nel primo caso
volentieri,
rischiarerei volentieri
la notte
ma per rischiarare, devi essere luce
e io francamente, luce non sono, magari neanche buio
una luce spia, al più
di quelle che usano i bimbi nelle loro stanze,
nelle loro notti,
per non spaventarsi svegliandosi al buio
nel secondo caso
scusa, cazzo vuol dire “rischiara la notte?”
ah forse ho capito
rischiara la notte – nel senso: la tua persona?
oddio, anche qui non saprei
se magari ti riaffacci un attimo nel mio specchio
mentre finisco di struccare la mia maschera
mi spieghi dov’è, la mia luce, e me lo dici tu
se la rischiaro o meno
‘sta cazzo di notte.

firma Ale

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