e se il sole fosse un bluff

e se il sole, quell’insensata nana gialla splendente nel nulla, fosse un bluff.
se quella sfera accecante capace di conficcare magnifiche lame di luce sulla città eterna come sull’ultimo, orribile avamposto umano, non foss’altro che un effetto scenico, il bagliore di una lampada per una falena, un carillon nella culla di un neonato.
se non ruotassimo per davvero intorno a lei, magnifica stella; se non ce ne fossero un numero infinito, come lei, più o meno di lei per dimensioni, potenza, durata, profondità nella memoria di dio.
se tutti i sospiri da lei ispirati, le dinamiche dell’ellittica terrestre, il nostro occhio, non fossero che coincidenza, o reazione ad una finzione, ad una grande bugia.

poniti la domanda.

perché altrimenti, se fosse vero, il sole,
se fosse reale, e non un bluff
con un coup de theatre, tanto per farsi notare
dal nostro, indifferente pianeta
esploderebbe
riversando come sangue fiumi di fuoco nel vuoto
e noi
noi non ce ne accorgeremmo
che dopo otto minuti
e penseremmo, finalmente
cazzo
era lui, era nostro, era vero
e non l’abbiamo mai guardato.

firma Ale

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