ancora riecheggia (mi sei cara)

mi sei cara
sai
come le puntine da disegno
e la boccetta d’inchiostro nero
del mio scrittoio, pur
non avendone uno
ma se ce l’avessi
mi saresti cara così.

mi sei cara,
pensa,
come l’ultimo gradino
di una scalinata che porta
a una chiesina di montagna,
come l’acqua di mare
che si asciuga, come
sbagliare un pronostico
senza averlo scommesso,
come quando facendo benzina
riesco a mettere un importo
tondo
tondo.

cosa ridi,
come le rondini nelle mattine di maggio
mi sei cara
come il ponentino le sere di agosto
mi sei cara come lo stupore di un bambino
di fronte al suo primo arcobaleno
come il ruscello fresco
dei miei pensieri mentre mi addormento
cosa ridi
che mi sei cara
come la cenere
il pesce
il temporale
il bestiame
mi sei cara
come l’aria nei polmoni
del mio primo vagito
che ancora riecheggia
acuto, intatto e luccicante
del cromo fresco
dei tuoi
sorrisi.

a mia madre
firma Ale

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