quanto sei fregna

quanto sei fregna.
oh, taci
non è che debba
per forza
sempre esser elegante
o delicato come brezza
e tu, tu non prenderla sul personale
anzi, sì
perché guarda, guàrdati
dio santo quanto sei fregna
eccheppalle però
non l’ho mica nominato invano
quale invano
avrà pur avuto un ruolo
(lui solo che può)
nel darti una piega primordiale
di bellezza in potenza
quanto sei fregna
lasciami dire
e lasciati guardare
ché mi fai regredire
a Neanderthal, forse Erectus
sarò pure volgare
ma cieco no
che qui non si parla
di quando ti sogno
vibrante come violino
colma
di un amore che non merito
semmai di fiumi
che deviano
quando sfili in falcata
e di crepe
nel mio aplomb posticcio
che s’uniscono
in frattura che è un crollo
che mi lascia
solo
la bassa onesta facoltà
di guardarti senza fiato
mormorando al mondo
quanto sei fregna.

firma Ale

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