pensieri neri

hai pensieri neri
come l’aria acida
di un frigorifero spento
come un vento di scirocco
che spira su un incendio
ti aggrediscono al tramonto
quando corri
alla Metro “L”
quella per la Luna
lo sai
la gente della metro
fuoriesce ad ondate
partorita
dal ventre della terra
tutti di corsa
escono
si guardano attorno
un po’ spaesati
quasi senza capire
che ci facciano, lì
ma loro non hanno
pensieri neri
qualcuno
fa le scale a due a due
altri frugano nella borsa, cercano
sigarette
cellulari
chiavi
fazzoletti
brandelli di vita
altri, invece, morbidi
tanto prima o poi arrivo
che me frega a me
andaste tutti
a morì
ammazzati.
tu arranchi alle loro spalle
non corri all’uscita ma ti trascini
come un’ottuagenaria lumaca
che sbava
pensieri neri
a seccarsi in scie
piene di bolle
come quelle gialle
per i non vedenti
quando il primo
non vedente
sei tu
cieco
per sempre
di penseri
neri

firma Ale

[le altre]