occhi di rana

ho sognato
tutta notte
che fossi morto
amico mio
quale pena, cazzo
senza un motivo
anzitempo
con i conti ancora aperti
ancora tutti
da saldare.
una guerra lampo
mentre il mondo dormiva
bastioni di difesa, i soldati della mente
a convincermi
su quanto non fosse reale
su quanto non fossero possibili
i tuoi occhi di rana
ed il lago di petrolio
della tua anima nera.
disarmati, inascoltati
l’aria si fece tesa
cadde la prima goccia
iniziò a piovere
e non smise più.
ho spalancato poi
gli occhi al risveglio
come un sipario al contrario
guardato dal palco
e finalmente
ho capito due cose,
la potenza
della luce del sole
e che sei uno stronzo
anche quando dormo.

firma Ale

[le altre]